
La stagione 2025 del Campionato del Mondo Endurance (WEC) è iniziata nel segno della Ferrari, che ha conquistato una storica tripletta nella 1812 Km del Qatar, tenutasi il 28 febbraio sul Circuito di Lusail. Un risultato eccezionale che non si verificava da 53 anni e che sottolinea la supremazia della casa di Maranello nella gara inaugurale del campionato.
Davanti a oltre 30.000 spettatori, molti dei quali tifosi della Ferrari accorsi per vedere all’opera le Hypercar del Cavallino, la corsa si è disputata in condizioni meteo ideali: cielo sereno, temperature intorno ai 23°C e un leggero vento che ha reso la gestione aerodinamica delle vetture ancora più cruciale.
Ferrari al comando sin dalle qualifiche
Le premesse del trionfo si sono viste già nelle qualifiche, quando Antonio Giovinazzi, al volante della Ferrari 499P numero 51, ha conquistato la pole position con un tempo di 1:38.359. Alle sue spalle si è piazzata la BMW M Team WRT numero 15, seguita dall’altra Ferrari ufficiale, la numero 50, guidata da Miguel Molina, Antonio Fuoco e Nicklas Nielsen.
La gara: dominio assoluto delle 499P
Durante le 10 ore di gara, le Ferrari hanno imposto un ritmo inarrivabile per gli avversari, gestendo alla perfezione ogni fase della corsa. Il team AF Corse ha orchestrato una strategia impeccabile, alternando stint veloci a soste ben calibrate, sfruttando al massimo il basso degrado gomme garantito dall’asfalto di Lusail.
Dopo alcuni duelli iniziali con BMW e Porsche, la Ferrari 499P numero 50 ha preso il comando, costruendo un vantaggio che ha mantenuto fino alla bandiera a scacchi. A completare la tripletta ci hanno pensato la numero 83 del team AF Corse, affidata a Robert Kubica, Yifei Ye e Philip Hanson, e la numero 51 di Giovinazzi, James Calado e Alessandro Pier Guidi.
Un dominio schiacciante che ha lasciato poco spazio agli inseguitori, dimostrando come Ferrari abbia lavorato in inverno per migliorare l’affidabilità e la gestione delle gomme, due aspetti che nel 2024 avevano rappresentato un punto debole rispetto a Toyota e Porsche.
Gli avversari: problemi tecnici e strategie sbagliate
Le principali rivali della Ferrari hanno faticato a tenere il passo. Toyota e Porsche hanno riscontrato problemi tecnici e strategie non ottimali, che le hanno relegate lontano dalle posizioni di vertice. BMW ha mostrato un buon potenziale, lottando per il podio fino alle fasi finali, mentre Peugeot e Alpine hanno alternato buone prestazioni a difficoltà tecniche.
Aston Martin, al debutto con il progetto Valkyrie, ha vissuto un weekend difficile, affrontando un percorso di apprendimento complesso. La loro gara si è conclusa con un ritiro al giro 181 a causa di problemi alla trasmissione, quando l’elettronica ha iniziato a dare segnali di malfunzionamento.
LMGT3: la rimonta di Juncadella
Nella classe LMGT3, il protagonista è stato Dani Juncadella, autore di una straordinaria rimonta al volante della Corvette Z06 numero 33 del team TF Sport. Partito dalla tredicesima posizione, ha saputo risalire la classifica con sorpassi spettacolari, fino a conquistare la vittoria di classe.
Da segnalare anche il buon esordio della McLaren Artura GT3, che ha mostrato un passo interessante nonostante alcuni problemi di bilanciamento che hanno limitato il suo potenziale.
Prossima tappa: Ferrari può allungare il vantaggio?
Questo inizio di stagione pone la Ferrari in una posizione di forza sia nel campionato costruttori che in quello piloti. Il prossimo appuntamento del WEC si terrà il 20 aprile con la 6 Ore di Imola, quando le scuderie cercheranno di contrastare lo strapotere del Cavallino Rampante.
Con il fattore casa a favore, Ferrari potrà puntare a un altro successo, ma Toyota e Porsche cercheranno di rispondere con aggiornamenti tecnici già previsti per la gara italiana.
Riusciranno gli avversari a colmare il gap? O Ferrari continuerà a dettare legge anche in Italia? Lo scopriremo presto.
Alla velocità non si comanda.
Tommaso Fatichi